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Gisella Marini – Testimonial abbigliamento femminile KONUSTEX

Incontriamo Gisella Marini una Federcacciatrice che si è prestata come testimonial della nostra nuova linea di abbigliamento femminile creata con il Coordinamento Cacciatrici F.I.D.C.

Grazie per l’ opportunità che mi state offrendo, attraverso questo spazio tutto al femminile che parla di caccia, di vita vera e di emozioni sane. Mi presento mi chiamo Marini Gisella, nasco in Puglia in un piccolo comune in collina sulle rive del fiume Fortore dove non è stato semplice diventare cacciatrice. A San Paolo di Civitate, pochi abitanti e tanti pregiudizi. Sono una moglie, una professionista nel mio lavoro, una mamma, una tiratrice e una cacciatrice. Non è semplice, ma nulla nella vita lo è, la buona volontà, l’impegno costante a far bene, mi hanno
aiutata a dare il meglio di me. Oggi posso dire che i sacrifici fatti, mi hanno portata a rivestire ruoli importanti, ad essere fondatrice e presidente di un circolo di caccia, vice presidente provinciale della mia associazione, componente del settore tiro nella commissione sportiva nazionale Federcaccia e non per ultima, ma con grande orgoglio referente per Puglia, Campania e Basilicata del COORDINAMENTO NAZIONALE FEDERCACCIATRICI. Questa in breve la mia storia fino a qui….

Intanto ci piacerebbe che parlassi di come e nata la tua passione per la caccia

A differenza di molti cacciatori o cacciatrici, io non ho avuto nessuno che mi ha tramesso questa passione, ma devo tutto alla mia voglia di stare in natura. La passione per la natura la devo ai miei genitori, che mi hanno fatta crescere in campagna per i primi anni della mia vita, prima di trasferirsi in paese. Ho vissuto questo passaggio con grande amarezza, mi è mancata la libertà della campagna e da adulta ho capito che per stare bene dovevo ricominciare da dove avevo lasciato e la caccia devo dire, ha risposto appieno a questa mia esigenza.

Che tipo di caccia pratichi e qual’è l’aspetto che ti piace di più del tempo dedicato a questa attività?

I primi 2 anni di porto d’arma, mi affiancavo ai cosiddetti “tutto caccia”, anni in cui, partendo da zero ho fatto scuola, ho imparata a riconoscere i diversi voli degli uccelli, le tracce lasciate a terra, l’uso delle armi e tantissimo altro. Dopo questi primi anni di scuola venatoria, gli amici che nel frattempo mi ero fatta, mi hanno fatto appassionare alla caccia alla regina dei boschi; lì ho capito il vero senso dell’uscire a caccia, la soddisfazione dell’ abbattimento, l’intesa con i cani e il vero amore per la natura. Dopo i primi anni, ma senza un cane che fosse mio, mi sono ritrovata ad andare a caccia con amici cinghialai e così da circa 10 anni pratico quasi ed esclusivamente questo tipo di ambiente, con tutt’altra impostazione e tantissimo altro che ho dovuto imparare. Posso dire però che la caccia alla beccaccia rimane nel mio cuore e se un giorno riuscirò ad avere un cane tutto mio, di sicuro ritornerò al mio sovrapposto in spalla e mi godrò di nuovo la magia e il silenzio dei boschi .

Com’è essere cacciatrice in una regione del Sud Italia ? Esistono rigidità nell’ambiente per una donna?

Bhè ancora oggi devo dire, mi capita di incontrare gente che si meraviglia di questa mia passione, ma tutto sommato in quasi 15 anni di esperienza venatoria, un po’ di cose sono cambiate, molti mi hanno apprezzata sin da subito, ma altrettanta gente ha messo in discussione questa mia vocazione, qualcuno in maniera delicata, altri con apprezzamenti direi di cattivo gusto. Ad esempio già a casa mia, mio padre era entusiasta di avere una figlia cacciatrice, ma la mamma ancora oggi non sto qui a spiegare quante ne dice… Oggi però vedo che le cose lentamente sono cambiate, anche attraverso il contributo del gruppo delle delle Cacciatrici Federcaccia, la visibilità del mondo femminile con in spalla un fucile sta lasciando alle spalle vecchi stereotipi. Il mio augurio è sempre lo stesso, portare la gente del sud ma anche molti del resto d ‘Italia a guardare la caccia come qualcosa di bello, come un proseguo naturale dell’ evoluzione della storia dell’uomo, a guardare il cacciatore/trice come un elemento di supporto e di sostegno all’ ambiente, sopratutto in questo periodo delicato della storia climatica della terra.

 

 

Sappiamo che sei una neo mamma vorremmo capire se e come riesci a compaginare tutto: lavoro, famiglia e anche questo tuo interesse venatorio.

Eh sì, ho una bimba di un anno e mezzo, ma non ho mai interrotto le mie uscite a caccia anche in gravidanza. Gli impegni sono molti, ed oggi che c’è Gioia devo ancora di più organizzarmi in modo da non trascurare nulla. Le mie uscite per ora che lei è piccola si sono ridotte all’ uscita domenicale, con l’aiuto e il supporto di mio marito. Essere donna comporta tantissimi no, ma sto cercando di trasformare quelle rinunce in opportunità, anche per la piccola, ad esempio la porto con me sempre, tranne a caccia certo, ma solo perché è veramente piccina, ma per il resto lei è con me quasi sempre, quindi anche nell’ ambiente venatorio è da sempre la mascotte. Questo perché credo che sia importante per lei crescere ed essere immersa nell’ ambiente venatorio sin da subito.


Come hai conosciuto la nostra azienda?

Conosco la KONUS da molti anni, ne ho sentito parlare prima a caccia e poi frequentando i campi da tiro. Moltissimi tiratori utilizzano infatti le vostre ottiche per i tiri lunghi e di precisione. Io stessa ho un’ ottica dal marchio KONUS sulla mia carabina per le gare di tiro lungo.

Cosa ne pensi di questi capi femminili a marchio Konustex?

Ho avuto la fortuna di essere testimonial del marchio e di provare i capi in anteprima. Devo riconoscere al marchio KONUSTEX grande resistenza dei tessuti ma anche tanta termicità soprattutto per la caccia agli ungulati in pieno inverno, dove spesso le giornate sono rigide e i percorsi sono difficili, pieni di spine e di imprevisti. Devo dire che soprattutto i pantaloni hanno superato tutte le prove. Molto utile il gilet con tante tasche e accortezze che lo rendono comodo e sicuro grazie anche al tessuto alta visibilità .

C’è un articolo in particolare di questa linea che trovi perfetto per te?

Ogni capo della linea femminile KONUSTEX ha i suoi punti di forza, come descrivevo prima, il pantalone resistente e comodo, il gilet oltre alle peculiarità descritte prima, disegna bene le forme di noi donne rendendolo un capo perfetto per tutte le fisicità. La felpa, un capo morbido che può essere utilizzato sempre anche dopo la giornata di caccia. Il mio capo preferito è di certo la giacca, con una vestibilità imbattibile anche con il gilet sopra, una giacca utile per tutte le tipologie di caccia, con una capiente tasca posteriore e tanti altri dettagli studiati per essere un capo femminile e allo stesso tempo un capo tecnico.

So che conosci anche la nostra testimonial Maria Grazia Perretta, cosa vi lega?

Ho conosciuta Maria Grazia in una prova di tiro, ho visto in lei una risorsa per tutto il gruppo delle cacciatrici Federcaccia, in effetti così è stato. Lei una ragazza semplice ma combattiva, con il tiro che le scorre nel sangue, una guerriera campana che sa portare in alto il valore aggiunto delle donne che hanno la passione delle armi. Ci siamo ritrovate spesso sui campi come amiche e come avversarie, ma tutto questo sempre con grande onestà e trasparenza.

 

C’è un consiglio che vorresti dare a qualche ragazza che si affaccia al mondo della caccia?

Un consiglio che mi viene dal cuore di dare è di ascoltare l’esperienza dei veterani, di affiancarsi a gente esperta e prudente. Per il resto solo il tempo farà di quella ragazza o quella donna una vera cacciatrice, e se qualcuno vorrà ostacolare questa vocazione, sorridere e andare avanti con la propria testa, perché in questo mondo sempre più contro la caccia, bisogna essere capaci di confrontarsi ma anche di tacere di fronte all’ignoranza dei diffidenti. Amate e rispettate la natura ed il selvatico abbattuto, ringraziandolo. Cercate di trasmettere il meglio di questa arte, di non farvi condizionare da nessuno.

Volevo ringraziare il gruppo del COORDINAMENTO CACCIATRICI FEDERCACCIA, per questa bellissima esperienza ed opportunità che mi ha dato, diventando testimonial KONUSTEX: un gruppo di donne forti con tanti progetti e tanta voglia di condividere l’esperienza positiva della caccia al femminile.

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